Cosa fare a Trento in una bella giornata

Cosa fare a Trento? Se è la tua prima volta nel capoluogo del Trentino Alto Adige o semplicemente vorresti aggiungere uno o più itinerari diversi dal solito, questo post è per te!

La città del Concilio è conosciuta soprattutto per il Castello del Buonconsiglio, Piazza Duomo e gli affreschi rinascimentali di via Belenzani e il nuovo MUSE.

Durante il periodo natalizio è frequentata soprattutto per i suoi tipici mercatini di Natale: insieme a Bolzano, Trento è stata la prima città italiana ad organizzarli.

Voglio proporti alcune tappe fuori dal turismo di massa.

A parte il quartiere Le Albere molto frequentato perché è la sede del MUSE, tutte le altre sono mete amate dai noi trentini o semplicemente poco conosciute.

Ti consiglio di cosa fare a Trento in una bella giornata perché sono itinerari all’aperto!

Prendere la funivia per ammirare Trento dall’alto

Se non soffri di vertigini, puoi prendere una funivia e ammirare Trento dall’alto.

Sul fiume Adige, all’altezza del ponte di San Lorenzo, c’è una piccola struttura: da qui parte una funivia a due cabine, che collega la città al sobborgo di Sardagna.

400 metri di dislivello, che permettono di raggiungere la terrazza panoramica la busa degli orsi”, un’ampia terrazza in acciaio corten sospesa nel vuoto.

Ma perché è chiamata “busa degli orsi”?

Busa, dal dialetto locale, significa “buca, avvallamento” e, fino agli anni Novanta del secolo scorso, erano presenti degli orsi.

Oggi, la struttura è stata recuperata, ristrutturata e messa in sicurezza e la terrazza panoramica è il posto ideale anche per gli eventi estivi, oltre ad essere un balcone sulla città.

La funivia ha invece una storia più lunga. Progettata e nata nel 1922 con un percorso leggermente diverso rispetto a com’è oggi, è una creazione dall’ingegnere Othmar Haas.

Durante il Novecento, ha subìto modifiche e rifacimenti: oggi, è attiva tutti i giorni dalle 7 alle 22.30 ad eccezione delle giornate ventose.

Consiglio: dopo aver ammirato la Valle dell’Adige, un salto nel vicino borgo di Sardagna è d’obbligo!

Trento dall'alto

Salire sul Doss Trento

Dal Castelvecchio del Castello del Buonconsiglio non passa inosservato il Mausoleo situato in cima al Doss Trento, soprattutto la sera quando viene illuminato a festa.

La struttura ha una forma circolare e il colonnato lo si nota anche dalla città.

Vestirmi comoda e salire sul Doss Trento credo sia tra le cose che mi piace fare di più durante le belle giornate: il refrigerio del bosco e la vista dall’alto sulla città ha un forte potere rilassante su di me.

Il punto di partenza è la piazza di Piedicastello, dove una piccola stradina quasi nascosta tra le vecchie case inizia a salire.

Il percorso più irto è solo all’inizio, poi la salita si fa più dolce e in meno di quindici minuti si arriva sulla vetta: il Doss Trento è alto solo 300 metri!

I motivi per venire sono principalmente due: la natura e la storia.

La maggior parte del percorso è immerso in un folto bosco che a tratti offre scorci attraenti su tutta la vallata. Una volta arrivati è anche possibile fermarsi per un pic-nic perché l’area è attrezzata con dei tavoli e delle panche.

Da qui è passata la storia locale.

Gli alpini hanno costruito la strada e un museo dedicato a loro, ci sono i resti di un’antica basilica paleocristiana e di un fortino della Prima Guerra Mondiale. E ovviamente il nostro mausoleo voluto da Mussolini in onore del redentista Cesare Battisti.

Passeggiare nel quartiere dei ferrovieri

Quartiere dei Ferrovieri di Trento

Questa è una tappa veloce ma di tutto rispetto: il piccolo quartiere dei ferrovieri. È situato sul lungadige non tanto lontano dal Doss Trento e dalla funivia di Sardagna.

Il quartiere dei ferrovieri è una mia scoperta recente ma che mi ha appassionato fin da subito.

Costruito negli anni Venti del secolo scorso per ospitare coloro che lavoravano nella ferrovia, è un quartiere composto da piccole casette molto colorate e non più alte di due piani.

Le case più alte guardano il lungadige, mentre quando ci si addentra nelle viuzze, le stradine si fanno più piccole e le case più basse, dove ogni tanto fanno il capolino degli orti e dei giardini interni.

Dopo la Grande Guerra, Trento passò all’Italia e i ferrovieri italiani si riunirono nella “Cooperativa edilizia Cesare Battisti fra ferrovieri” e progettando un proprio quartiere dove andare ad abitare.

Il comune offrì questo spazio ad un prezzo stracciato e il poco tempo le abitazioni erano già pronte.

I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale non sono riusciti a distruggere completamente queste case grazie alla loro resistenza. Lo scheletro in traversine dei binari permise una certa stabilità degli edifici, oggi recuperati e riportati al loro originario splendore.

Rilassarsi al parco delle Albere

Quartiere Le Albere Trento

Il Museo delle Scienze di Trento, meglio conosciuto come il MUSE, è una delle maggiori attrazioni del nuovo quartiere Le Albere.

Che tu abbia intenzione o meno di visitare il MUSE, consiglio comunque di fare una tappa nel grande prato delle Albere.

Quartiere progettato dall’archistar Renzo Piano con l’obiettivo di recuperare una zona dedita all’industria, oggi s’è trasformato in un quartiere residenziale.

Il progetto è del 2002 e l’inaugurazione del 2013 con l’apertura del MUSE.

Cinque ettari di parco pubblico dove rilassarsi, prendere il sole, partecipare agli eventi o per fare sport.

Visitare il MUSE e le mostre temporanee allestite all’interno del Palazzo Le Albere, dove nella bella stagione vengono organizzati diversi eventi legati alla scienza.

Partecipare ad una delle visite guidate all’interno della BUC Biblioteca Universitaria Centrale, organizzate dall’Università di Trento.

Prendere un aperitivo a San Martino

Quartiere San martino Trento

Questa è la parte più rilassante: un aperitivo nel mio quartiere preferito.

Il quartiere di San Martino è il più antico di Trento, sviluppandosi soprattutto durante il Medioevo: all’epoca si estendeva dal Castello del Buonconsiglio al fiume Adige, che passava davanti proprio a Torre Verde.

Durante i secoli ha cambiato diverse volte aspetto a causa di inondazioni, guerre e ai diversi eventi storici.

Nel Medioevo, ad esempio, questo borgo era un importante centro commerciale, animato da zatterieri, barcaioli, gestori di osterie e commercianti tedeschi.

Oggi il percorso dell’Adige è cambiato, così come la sua anima ma il fascino del borgo di San Martino persiste.

Da qualche anno, è stato trasformato in zona pedonale grazie all’interesse attivo dei suoi abitanti, nel quartiere sono nate librerie indipendenti e locali un po’ kitsch dove prendere un aperitivo.

La mia tappa preferita è la Bookique, un locale letterario ai piedi del parco della Predaia (dietro al Castello del Buonconsiglio).

Speriamo che questi consigli su cosa vedere a Trento in una bella giornata, possano ispirarvi e esservi d’aiuto nell’organizzare un itinerario adatto alle vostre esigenze.

Se volete trascorrere in città qualche giorno in più per visitare Trento e dintorni, ecco una mappa per dare un’occhiata a dove dormire:

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Articolo a cura di Katia Divina

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