Hai voglia di una Grecia diversa dal solito, lontana dal turismo di massa e dalle notti sfrenate? Allora Karpathos, nota anche come Scarpanto, è l’isola che fa per te.
Situata tra Rodi e Creta, nel cuore del Dodecaneso, Karpathos ti conquisterà con il suo fascino selvaggio, il mare dalle mille sfumature blu e panorami che sembrano dipinti.
In quest’isola la parola d’ordine è autenticità: niente discoteche, ma borghi sospesi nel tempo, silenzi interrotti solo dal vento, e spiagge che ti faranno venire voglia di restare per sempre.
A Karpathos, i mezzi pubblici esistono e, tutto sommato, funzionano bene: partono principalmente da Pigadia, sono puntuali e coprono diverse località dell’isola.
Il problema, però, è la frequenza. Per ogni destinazione c’è solitamente una sola corsa d’andata al giorno e una (al massimo due) per il ritorno, con orari piuttosto limitati.
Se vuoi davvero esplorare Karpathos in libertà, fermarti in una spiaggia più a lungo, vedere un tramonto in un villaggio arroccato o semplicemente goderti l’isola senza guardare l’orologio, il consiglio è chiaro: meglio noleggiare un’auto.
Puoi noleggiare un’auto direttamente all’aeroporto di Karpathos, confrontando le offerte delle diverse compagnie di autonoleggio disponibili in questa pagina!
In una settimana puoi goderti il meglio, ma se puoi restare 10 giorni, ancora meglio: ci sono oltre 100 tra spiagge, cale e calette da scoprire, senza contare i villaggi tradizionali e le escursioni nella natura più selvaggia.
In questo articolo ti porto a scoprire cosa vedere a Karpathos con un itinerario pensato per chi ama muoversi ogni giorno alla scoperta di nuovi angoli di paradiso. Iniziamo!
Ecco di cosa parlo nell'articolo
- Itinerario a Karpathos di 10 giorni: mappa
- Giorno 1: arrivo a Pigadia
- Giorno 2: spiagge del sud (Amoopi e dintorni)
- Giorno 3: Diakoftis e Damatria
- Giorno 4: costa occidentale (Arkasa e Finiki)
- Giorno 5: villaggi dell’interno (Menetes, Pyles, Othos)
- Giorno 6: costa occidentale settentrionale (Lefkos e Mesochori)
- Giorno 7: il nord (Apella Beach, Spoa e Diafani)
- Giorno 8: Olympos
- Giorno 9: gita all’Isola di Saria o Kasos
- Giorno 10: ultimi acquisti, relax e partenza
- Cosa vedere a Karpathos: consigli utili
- Cosa mangiare a Karpathos
- FAQ – domande frequenti
Itinerario a Karpathos di 10 giorni: mappa
Se stai programmando un viaggio a Karpathos e vuoi scoprirla con calma, questo itinerario è perfetto per te.
Flessibile e pensato per adattarsi ai tuoi interessi e al ritmo che preferisci, puoi seguirlo per una settimana, 10 o anche 15 giorni, prendendoti tutto il tempo per goderti ogni tappa senza fretta.
Partendo da una base nel sud, come Pigadia o Amoopi, potrai facilmente raggiungere le varie zone dell’isola, anche se è importante ricordare che i tempi di percorrenza possono variare, soprattutto se decidi di spostarti verso il nord, dove le strade sono più tortuose.
In questo articolo ti propongo una mappa con un percorso indicativo per 10 giorni, pensato per farti scoprire spiagge incantevoli, villaggi autentici e angoli nascosti di Karpathos.
Ogni tappa è pensata per offrirti il meglio dell’isola, lasciandoti la libertà di personalizzare il tuo viaggio nel cuore del Dodecaneso in base ai tuoi desideri.
Ecco le tappe indicative di questo itinerario a Karpathos di 10 giorni! Pronto a partire?
Giorno 1: arrivo a Pigadia
Appena atterri, la magia di Karpathos ti avvolge. Ritira l’auto a noleggio in aeroporto e dirigiti verso Pigadia, conosciuta anche come Karpathos Town: è il capoluogo e il principale porto dell’isola, situato all’estremità sud della baia di Vrontis.
Diventata centro amministrativo nel 1892, quando i pirati saraceni non erano più una minaccia e le coste furono ripopolate, oggi Pigadia è il cuore vivace dell’isola, perfetto punto di partenza per scoprire cosa vedere a Karpathos.
1. Pasticceria Kaniski
Dopo aver lasciato i bagagli in hotel, esplora il centro a piedi. Per una colazione lenta o una merenda golosa a Pigadia, fermati alla Pasticceria Kaniski (indicazioni qui).
Potrai assaggiare dolci tipici greci come la baklava, un dessert irresistibile a base di sottili sfoglie di pasta fillo, noci tritate e miele profumato.
Ma anche altre specialità locali come i kourabiedes (biscotti al burro spolverati di zucchero a velo) e i loukoumades, soffici frittelle al miele.

2. Lungomare
Se d’estate ti capita di passeggiare per Pigadia, preparati a innamorarti del suo ritmo lento e del suo fascino un po’ disordinato ma autentico.
Il lungomare diventa pedonale, e anche le viuzze del centro, piene di negozietti, non sono mai congestionate. Niente autobus parcheggiati ovunque, niente semafori o code soffocanti: qui respiri aria pulita e calma vera.
Non aspettarti una cittadina compatta e ordinata. Pigadia è, piuttosto, una fusione imperfetta ma affascinante tra atmosfera mediterranea e presenze nord-europee. Due mondi che convivono senza mescolarsi mai del tutto.
3. Museo Archeologico di Karpathos
Cammina verso il mare per circa 300 metri e sarai al Museo Archeologico di Karpathos: nelle sue tre sale troverai reperti che raccontano la storia dell’isola dalla preistoria al medioevo.
Accanto sorge l’Eparchiou, palazzo storico che fungeva da sede amministrativa durante l’occupazione italiana di Karpathos, costruito tra il 1926 e il 1936.

4. Basilica di Agia Fotini e Antica Acropoli
Uscendo, dirigiti verso il lungomare in direzione del porto, circa 400 metri per visitare l’antica Acropoli di Potideon (Acropolis Historical Karpathos), il nucleo dell’antica città micenea affacciata sul mare. Oggi ne restano solo alcuni ruderi sparsi, ma la vista è spettacolare e l’atmosfera suggestiva.
Proprio accanto vedrai i resti della Basilica di Agia Fotini, costruita sui ruderi di un antico tempio greco, nella spiaggia di Afoti.
Questa chiesetta in rovina è in realtà un antico sito archeologico risalente al periodo paleocristiano (V-VI secolo d.C.).
Ciò che troverai sono i resti suggestivi di un’antica chiesa a tre navate, costruita con pietre chiare e marmo, alcune delle quali scolpite con motivi religiosi e simboli cristiani.
Sul sito si vedono ancora mosaici pavimentali originali, colonne e basi di capitelli. Il tutto si affaccia sul Mar Egeo, creando un contrasto pittoresco tra il bianco delle rovine e l’azzurro del mare.
Il sito è accessibile liberamente, senza biglietto né orari rigidi, il che lo rende perfetto per una breve sosta panoramica. È anche un ottimo punto fotografico, poco affollato e ancora poco conosciuto.

5. Cimitero romantico
Da qui, costeggia il mare in direzione nord-est per circa 1 km, verso la zona alta di Pigadia, sopra al piccolo molo dove attraccano le rare navi che arrivano sull’isola, c’è un romantico cimitero affacciato sul mare.
Non lasciarti ingannare dalla parola “cimitero”: questo luogo è tutt’altro che cupo. È un angolo tranquillo, che regala una vista panoramica splendida sul porto e sul mare aperto, ideale se cerchi un momento di silenzio e riflessione durante la visita a Pigadia.
Le lapidi bianche, semplici ma eleganti, si alternano a croci ortodosse e piccole cappelle familiari, circondate da fiori e pini marittimi.
La sensazione è quella di essere in un luogo dove il tempo si è fermato, un punto di passaggio tra la città e la natura selvaggia che inizia proprio lì, con la strada che si perde tra boschi e scogliere.
È anche il punto di partenza per una bella passeggiata verso il Monastero di Panagia Larniotissa, ideale nelle ore fresche del mattino o in serata.

6. Monastero di Panagia Larniotissa
Seguendo quella strada arriverai al monastero di Panagia Larniotissa. Si trova alla fine della strada che, superato il porto e il cimitero romantico, si inoltra in un bosco di pini affacciato sul mare.
Il percorso è già di per sé un piccolo viaggio: tra scorci di costa, profumo di resina e silenzi interrotti solo dal vento e dai gabbiani.
Il monastero in sé è piccolo e semplice, tipico della tradizione ortodossa, ma proprio per questo ha un fascino autentico.
Le pareti bianche, il campanile essenziale, qualche candela accesa e un’aria mistica che invita alla quiete interiore. Non è un luogo turistico in senso stretto, e forse è proprio questo il suo valore più grande.
A pochi minuti a piedi dal monastero si raggiunge la croce più grande di Karpathos, un simbolo importante per la comunità locale.
Da lì si apre un panorama mozzafiato: lo sguardo spazia sull’intera baia di Pigadia, sulla costa frastagliata e sul mare che si estende verso l’infinito.
È il posto perfetto per una pausa meditativa, una foto spettacolare o semplicemente per sentirsi piccoli davanti alla bellezza selvaggia dell’isola.

7. Vicolo con la barca
Il celebre “vicolo con la barca nel mezzo” di Pigadia è uno degli angoli più fotografati dell’isola di Karpathos.
Si tratta di una scalinata artistica, decorata con motivi marini e una barca che sembra emergere dalle onde, creando un effetto visivo unico e suggestivo.
Questo pittoresco scorcio si trova nel dedalo di stradine sopra al porto di Pigadia. Per raggiungerlo, ti consiglio di cercare nei pressi della taverna Sofia’s Place (indicazioni qui).
Il momento migliore per visitarlo è nel tardo pomeriggio, quando la luce calda del sole esalta i colori della scalinata e della barca, rendendo le foto ancora più suggestive.
9. Pigadia Beach
E poi c’è lei, Pigadia Beach, l’unica vera spiaggia del paese. L’abbiamo lasciata per ultima perché merita un posto speciale.
Lunga circa 3 km, con sabbia dorata e mare trasparente, è una spiaggia camaleontica: può essere tranquilla e rilassante, perfetta per famiglie.
Ti basterà camminare un po’ per trovarti completamente solo, anche in pieno agosto. Sempre pulita, con fondale basso e atmosfera rilassata, è il luogo perfetto per concludere una giornata lenta e soleggiata a Karpathos.
La durata complessiva di questo itinerario a piedi è di circa 3 ore includendo le soste, ma puoi gestirlo in mezza giornata o spezzarlo in due momenti (mattina e tardo pomeriggio).
10. Dove mangiare
La vita notturna di Pigadia? Nulla a che vedere con le notti scatenate di Rodi o Creta. Qui è più tranquilla, più adulta, più consapevole. Si concentra lungo il viale sul mare, tra bar, caffè e ristoranti sempre pieni di vita, e nella stradina parallela appena dietro.
La sera lasciati conquistare dalla cucina greca: da Orea Karpathos (indicazioni qui) potrai provare alcuni antipasti tipici: formaggio di capra, purea di fave, le foglie di vlita (una verdura del posto), le kolokithokeftedes, cioè deliziose polpette di zucchine fritte, e la classica salsa tzatziki.
Tra i piatti più curiosi, un’omelette preparata con la tsimeta, un’erba selvatica amara che cresce solo a Karpathos e i makarounes, una pasta tradizionale dell’isola con cipolla fritta nel burro e formaggio di capra grattugiato, la myzithra.
Anche da Ladokolla (indirizzo qui) potrai assaggiare, ta le altre cose, un gustosissimo kontosouvli, carne marinata, solitamente maiale, cotta a girarrosto. Oppure dalla taverna To Kyma (indicazioni) dove mangiare pesce fresco e un ottimo saganaki di melanzane.
Se vuoi chiudere la giornata in bellezza, sorseggia un cocktail all’Anoi Bar (indicazioni) o al Boulevard of Broken Dreams. Karpathos ti darà il benvenuto con semplicità e sapori autentici.



Giorno 2: spiagge del sud (Amoopi e dintorni)
Karpathos cosa vedere? Se parti dal sud dell’isola, ti immergerai in un susseguirsi di spiagge e baie che sembrano uscite da un dipinto.
La costa si estende da Pigadia fino quasi a Arkasa, abbracciando villaggi come Amoopi, il cuore turistico ma autentico del sud.
Il consiglio? Arriva presto ad Amoopi, meglio se prima delle 9:30. Non solo per accaparrarti una posizione privilegiata, ma anche per evitare un paio di classici “rischi da spiaggia affollata”:
- Il primo: molti alloggi nei dintorni permettono l’accesso diretto al mare, e alcuni villeggianti hanno l’abitudine poco simpatica di scendere all’alba per “prenotare” il lettino lasciando un asciugamano, per poi sparire a fare colazione e ricomparire con calma.
- Il secondo: intorno alle 9:45 inizia ad arrivare il primo autobus carico di turisti da Pigadia.
Se ti muovi con scooter o auto, prova ad anticipare questi orari: guadagnerai in tranquillità e potrai goderti la bellezza di Amoopi ancora semi-deserta, con il mare che brilla nella luce del mattino e solo il rumore delle onde come colonna sonora.
1. Amoopi
Amoopi è una delle località balneari più amate di Karpathos – e capirai subito perché. La sua forma ad arco abbraccia un mare incredibilmente calmo, con acque trasparenti e tranquille, ideali per famiglie, coppie o chiunque voglia tuffarsi senza pensieri.
Qui troverai spiagge attrezzate con acque cristalline e sabbia fine, come la “grande Amoopi” (Megali Amoopi) e “piccola Amoopi” (Mikri Amoopi), separate da un promontorio roccioso che regala viste spettacolari.
La grande Amoopi sicuramente è la più frequentata: ampia, sabbiosa e ben organizzata, con lettini, ombrelloni e anche un tratto libero per chi preferisce stendere il telo sotto il sole.
Il fondale scende piano piano, rendendola perfetta per chi ama stare a mollo per ore o giocare in acqua. Dopo un primo tratto con qualche ciottolo, la sabbia prende il sopravvento e invita a lunghe passeggiate.
La piccola Amoopi è perfetta anche quando soffia il meltemi, vento tipico dell’estate nel Mar Egeo, grazie alla sua posizione più riparata.
Vicinissimo alla spiaggia ti aspettano taverne incantevoli, come Dimitrios Fisherman’s Taverna (indicazioni qui), dove potrai gustare piatti di pesce freschissimo circondato da bouganville colorate.
Non perdere la passeggiata panoramica che parte da Piccola Amoopi: un sentiero in leggera salita che ti porterà a scoprire baie nascoste e scorci mozzafiato sul mare turchese, un’occasione perfetta per scattare foto indimenticabili.

2. Votsalakia
Nel primo pomeriggio, dopo una breve guida di circa 10 minuti (circa 7 km), raggiungi Votsalakia, una spiaggia meno conosciuta e molto pacifica.
Qui il ritmo è decisamente più lento, ideale se ami stenderti in totale relax, leggere un libro o semplicemente ascoltare il suono delle onde senza la folla tipica delle spiagge più turistiche.
Il nome che già dice tutto, significa “ciottolini” ed è poco affollata ma ben organizzata, con qualche lettino e ombrellone per chi cerca comodità.
Questa caletta è un vero paradiso se ami lo snorkeling: preparati a entrare in un acquario naturale. Lì sotto, tra gli scogli, nuotano orate, saraghi e una varietà sorprendente di pesci colorati, alcuni dai toni irreali tra il verde, l’azzurro e il viola.
Non stiamo parlando di pesciolini da laghetto: si tratta di signori pesci, belli grossi, che sembrano non avere paura di nuotare accanto a te.
Indispensabili maschera e pinne per godersi appieno lo spettacolo subacqueo, e un paio di scarpette da scoglio non guastano visto il fondale roccioso.
Se ti va di esplorare, cammina lungo la riva fino al faraglione: è lì che spesso si concentrano i branchi più attivi, intenti a banchettare tra le alghe.
Il fondale scende subito, quindi anche senza nuotare troppo al largo potrai osservare tutto da vicino. Un’esperienza che, se ami il mare, non puoi davvero perdere.
3. Afiartis
Da Votsalakia, in circa 15 minuti di auto (10 km), arriverai ad Afiartis è una baia magica.
Il suo stesso nome, legato all’antica lingua greca, significa “luogo dove abita il vento” ed evoca l’essenza di questo angolo selvaggio di Karpathos: il vento non è solo un ospite, ma un vero protagonista.
Situata lungo la costa sud-orientale, tra Damatria e l’aeroporto, questa lunga striscia di terra è un vero paradiso per gli amanti del windsurf.
Non è un caso che sia diventata una delle mete preferite per chi cerca onde e adrenalina: qui il Meltemi soffia deciso e costante.
Afiartis non è una sola spiaggia, ma un insieme di baie che si susseguono una dopo l’altra, ognuna con le sue peculiarità: Chicken Bay (nota anche come Makrygialos), Gun Bay, Paradise Bay e Devil’s Bay.
Dopo solo 5 minuti di auto (2 km) è l’ora di una pausa a Michaliou Kipos. Si tratta di un piccolo angolo di paradiso con giardini rigogliosi e una spiaggia da sogno, da dove ammirare le stelle.
Se vuoi cenare prima del rientro a Pigadia, a soli 3,5 km, in direzione Afiartis, troverai Rina’s Taverna (indicazioni qui), autentica e accogliente, con atmosfera rilassata e vista panoramica.
Pochi tavoli (meglio prenotare), cucina casalinga eccellente a prezzi sotto la media. Tra i piatti imperdibili: la moussaka e il tirokafteri come antipasto da condividere.
Ottimo il pesce fresco alla griglia (in particolare l’orata) e sorprendente la frittura di pesce, leggera e croccante. Una taverna genuina, lontana dai circuiti turistici.

Giorno 3: Diakoftis e Damatria
Inizia la tua giornata esplorando la splendida costa sud-est di Karpathos, a pochi minuti da Pigadia.
La mattina è perfetta per immergerti nella tranquillità di Diakoftis, una spiaggia selvaggia e autentica, ideale se cerchi un angolo di natura incontaminata.
1. Diakoftis
Se sogni acque turchesi, sabbia chiarissima e un’atmosfera quasi caraibica, allora Diakoftis è una tappa imperdibile durante il tuo viaggio a Karpathos.
Situata sulla costa sud-ovest dell’isola, a circa 20 km da Pigadia e poco distante dall’aeroporto, questa spiaggia è una delle più scenografiche dell’intero arcipelago.
Il paesaggio è mozzafiato: dune di sabbia chiara bordate da vegetazione bassa, mare cristallino che sfuma in tutte le tonalità del blu, e fondali che digradano dolcemente, perfetti anche per una nuotata rilassante.
Nonostante la sua bellezza, Diakoftis è ancora relativamente tranquilla, lontana dalle folle delle spiagge più turistiche.
A completare il quadro, ci sono taverne vista mare dove fermarsi per un pranzo semplice ma delizioso, immersi in una natura che sembra ancora incontaminata.
2. Damatria
Dopo aver goduto della pace di Diakoftis, dirigiti verso nord per la tua pausa pranzo a Damatria, a soli 10 minuti di guida.
Damatria è una delle spiagge più rilassanti della costa sud-est di Karpathos, facilmente raggiungibile in auto seguendo la strada per l’aeroporto e poi svoltando a sinistra seguendo l’insegna – simpatica e inconfondibile – su una tavola da surf che indica l’hotel Poseidon Beach.
Questa baia è perfetta se cerchi tranquillità, mare trasparente e una cornice naturale poco affollata. Il litorale alterna sabbia morbida vicino alla riva a ciottoli più interni, e l’acqua è di una limpidezza impressionante, con fondali che scendono dolcemente: l’ideale anche per famiglie con bambini.
La spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni – vivamente consigliati, vista la brezza costante che rende complicato piazzare il classico ombrellone da viaggio.
Sul lato sinistro, se ami esplorare, puoi scoprire a piedi alcune calette più piccole e nascoste, perfette per un bagno più intimo.
Per una pausa pranzo o una cena con vista sul mare, ti basterà risalire alla taverna Poseidon Blue Restaurant (indicazioni qui), aperta dalle 13 alle 22.
Oltre alla cucina semplice ma curata (ottimo il pesce), questo è uno dei posti migliori dove fermarsi per un aperitivo al tramonto: il cielo si tinge d’oro e la luce si riflette sulle acque calme della baia.
3. Devil Bay
Nel pomeriggio, a pochi minuti, potrai raggiungere Devil Bay, conosciuta anche come Paradise Bay, una mecca per chi ama il windsurf.
Qui il Meltemi soffia costante, offrendo condizioni ideali sia per surfisti esperti che per principianti desiderosi di mettersi alla prova.
La baia, protetta e con mare generalmente calmo, è perfetta per una giornata dinamica ma sempre in uno scenario da cartolina.
Se non sei un tipo da tavola e vela, nessun problema: puoi semplicemente stenderti sulla sabbia bianca e goderti il suono del vento e del mare.
Il vento può essere deciso, quindi meglio portare con te una protezione adeguata.
Raggiungere Devil Bay da Damatria richiede circa 10-15 minuti di auto, più una breve passeggiata, quindi organizzati per partire in tempo e goderti il tramonto in questo angolo di paradiso.
Questo itinerario ti permetterà di vivere una giornata completa di mare, natura e sapori autentici, senza stress né lunghi spostamenti, lasciandoti il tempo di assaporare ogni momento.



Giorno 4: costa occidentale (Arkasa e Finiki)
Se vuoi respirare l’anima più autentica di Karpathos, dedica una giornata alla costa occidentale, tra i borghi affacciati sull’Egeo e spiagge dal fascino discreto.
1. Arkasa
Parti da Pigadia in mattinata e raggiungi Arkasa in circa 25 minuti d’auto: un villaggio sospeso tra passato e mare aperto, dove le onde s’infrangono sotto lo sguardo dell’antica Arkesia.
Puoi iniziare la giornata con una passeggiata tra le viuzze del centro e una visita al Museo Archeologico e del Folklore, che custodisce frammenti di vita tradizionale.
Poco più avanti, sali sul promontorio di Paleokastro, sempre battuto dal vento, per esplorare l’antica acropoli di Arkasa.
Abitata fin dalla preistoria, oggi custodisce resti affascinanti come antiche cisterne, colonne sparse e mosaici che spuntano tra le pietre come piccoli tesori dimenticati.
Il sito è poco curato, ma proprio per questo regala un’atmosfera silenziosa e autentica, lontana dai flussi turistici.
Una visita di circa 30 minuti è sufficiente per esplorarla, magari nelle ore più fresche, e per lasciarsi suggestionare dal fascino del tempo che qui sembra davvero essersi fermato.
Scendendo verso la costa, concediti un bagno rigenerante alla spiaggia di Agios Nikolaos, facilmente accessibile e perfetta per rilassarti tra una visita e l’altra.
2. Finiki
Dopo il tuffo, guida per una decina di minuti verso Finiki, un minuscolo porto da cartolina, con le sue barche colorate, l’acqua turchese e l’atmosfera senza tempo.
Puoi pranzare in una delle taverne di pesce sul mare, come la popolare Mama Cuisine (indicazioni qui), e goderti il ritmo lento del villaggio. Prenota un tavolo nel sito ufficiale.
Nel pomeriggio, invece di rientrare subito, segui la costa per qualche minuto in auto fino alla tranquilla baia di Agios Theodoros: uno degli angoli più magici dell’isola.
Puoi fare un ultimo bagno, ma soprattutto trattenerti per cena alla Taverna Agios Theodoros (indicazioni), affacciata sul mare.
Il pesce è freschissimo, la griglia sempre accesa, e il tramonto qui colora tutto di oro e arancio. Un finale perfetto per una giornata che sa di Grecia autentica.




Giorno 5: villaggi dell’interno (Menetes, Pyles, Othos)
Se vuoi conoscere la vera Karpathos, quella fatta di silenzi, profumi di montagna e sorrisi sinceri, lascia la costa per una giornata e immergiti nel cuore dell’isola.
1. Kali Limni
L’itinerario parte da Pigadia, da cui si sale in auto verso l’altopiano di Lastos (circa 40 minuti / 17 km) per affrontare il sentiero verso la Kali Limni (1.215 m), la cima più alta di Karpathos.
L’escursione è panoramica, abbastanza impegnativa ma incredibilmente appagante. La durata andata e ritorno è di 2 – 3 ore totali e dalla vetta la vista spazia su gran parte dell’isola e, nelle giornate limpide, persino sulle vicine Kasos e Creta.
Consiglio: Parti la mattina presto per evitare il caldo, soprattutto nei mesi estivi. La vista dalla cima è spettacolare: mare a perdita d’occhio, montagne e persino le isole vicine in lontananza.
2. Othos e Pyles
Dopo la discesa e un po’ di riposo, guida per 10 minuti (3 km) verso Othos, uno dei villaggi più alti e fotogenici dell’isola.
Le casette color pastello, la vista sulla costa sud-est e i balconi fioriti creano un’atmosfera sospesa nel tempo.
Da qui prosegui per altri 3,5 km verso Pyles, minuscolo borgo circondato da vigneti e ulivi: ideale per una sosta tranquilla, magari assaggiando un dolce tipico in una piccola taverna o caffetteria locale.
3. Menetes
La discesa continua fino a Menetes, che dista circa 5 km. Questo borgo vivace e autentico è perfetto per una passeggiata tra vicoli, chiesette e scorci sul mare. Se è ora di pranzo o vuoi uno spuntino, qui puoi trovare taverne semplici con cucina casalinga.
Passeggia tra le viuzze strette e lasciati guidare dal profumo della cucina locale: puoi gustare uno stifado fatto come si deve o i classici makarounes, magari alla Taverna Manoli’s (indicazioni), rustica e accogliente come la casa di un amico.
Nel rientrare verso Pigadia (altri 7 km), fai l’ultima sosta e trascorri il pomeriggio a Christou Pigadi, una spiaggia caratterizzata da un mix di sabbia, piccoli ciottoli e conchiglie, con acque cristalline e pulite.





Giorno 6: costa occidentale settentrionale (Lefkos e Mesochori)
Se hai voglia di staccarti dai percorsi più battuti e scoprire un angolo di Karpathos dove il tempo scorre più lento, parti da Pigadia in direzione nord-ovest verso Mesochori (circa 50 minuti di auto / 33 km).
Il viaggio stesso è parte dell’esperienza: la strada si inerpica tra colline brulle e scorci di mare che spuntano dietro ogni curva.
1. Mesochori
Mesochori è un villaggio sospeso nel silenzio, abbarbicato su un promontorio con vista mozzafiato sull’Egeo.
Perditi tra i suoi vicoletti lastricati, dove ogni angolo profuma di bouganville e nostalgia. Qui la vita ha ancora il ritmo delle chiacchiere al bar e del pane appena sfornato.
Regalati una sosta al suggestivo Caffè Skopi (indicazioni), un piccolo locale con una terrazza panoramica incredibile: perfetto per un caffè freddo, un dolcino tipico o semplicemente per fermarti a guardare l’infinito.
2. Lefkos
Dopo aver ricaricato lo spirito, torna in auto e in circa 15 minuti (7 km) raggiungi Lefkos, uno dei litorali più amati di Karpathos, ma mai troppo affollato.
Ti aspettano spiagge da cartolina: sabbia dorata, calette nascoste e acqua così limpida che sembra irreale. Ideale per un bagno lungo, snorkeling tra le rocce e tanto relax.
Per pranzo, scegli una delle taverne affacciate sul mare: molte offrono pesce fresco e piatti semplici ma gustosi, magari accompagnati da un calice di vino bianco e vista sul blu infinito.
Se il tempo lo permette, puoi anche concludere la giornata con un breve trekking nei dintorni o una seconda nuotata prima di rientrare lentamente a Pigadia, cullato dai colori caldi del tramonto.



Giorno 7: il nord (Apella Beach, Spoa e Diafani)
Se hai voglia di sentire davvero il respiro selvaggio di Karpathos, prepara l’auto, imposta la sveglia presto e punta il nord: oggi si va alla scoperta dell’anima più aspra e autentica dell’isola.
Da Pigadia a Diafani, il tragitto è lungo ma meraviglioso: ti attendono curve panoramiche, crinali a strapiombo sull’Egeo e silenzi che parlano più di mille parole.
Fai il pieno (di carburante e di entusiasmo!) e parti.
1. Apella Beach
La prima tappa è Apella Beach, a circa 30 minuti da Pigadia. È difficile trovare parcheggio, quindi cerca di arrivare prima delle 10.
Considerata una delle spiagge più belle dell’intero Egeo, Apella è una piscina naturale incastonata tra montagne e pini profumati.
La sabbia chiara, le acque che sfumano dal turchese allo smeraldo e lo sfondo roccioso ne fanno una cartolina perfetta.
Se arrivi in spiaggia e non trovi posto sotto gli ombrelloni, niente panico: alle spalle si estende un piccolo boschetto di pini, l’ideale per godersi un po’ di ombra naturale nelle ore più calde.
Un consiglio pratico? Porta con te acqua e qualcosa da sgranocchiare, perché l’unico punto ristoro in zona – un bar-taverna che serve anche panini (e non sono affatto male!) – si trova parecchio più in alto rispetto alla spiaggia.
Risalire fino lì a metà giornata, soprattutto se il vento latita, può diventare una mini-sfida.
La strada per raggiungere la baia è comoda e asfaltata, anche se ricca di curve, quindi guida con attenzione.
E prima ancora di arrivare al mare, merita una sosta una piccola perla nascosta: sulla sinistra, noterai una chiesetta scavata nella roccia.
È la cappella di San Luca, risalente al 1100, con all’interno affreschi originali che raccontano secoli di fede e storia locale. Un luogo silenzioso e suggestivo, perfetto per una breve deviazione culturale prima di tuffarti nel blu.
2. Spoa
Riprendi poi la strada verso nord e dopo circa 40 minuti di tornanti raggiungerai Spoa, un villaggio autentico sospeso tra cielo e terra, nel punto più stretto dell’isola.
Le case si arrampicano sulla collina e il tempo qui sembra davvero fermo. Fermati per un caffè greco in un kafenio locale e respira l’atmosfera rurale e senza filtri.
3. Diafani
Prosegui infine verso Diafani, il secondo porto di Karpathos, dove l’asfalto finisce e comincia la quiete più assoluta.
Le case dai colori pastello si affacciano su un mare blu profondo, e il ritmo rallenta all’istante. Fai due passi sul lungomare, rilassati su un lettino con un drink in mano — spesso basta pranzare in una delle taverne fronte mare per usufruirne gratuitamente — e goditi l’ultima luce del giorno.
Per cena, ti consiglio Taverna Anixi (indicazioni), dove il menu non è scritto ma raccontato: scegli i piatti direttamente dalla cucina e lasciati sorprendere dai sapori autentici del nord dell’isola.
Rientra a Pigadia solo quando le stelle cominciano a punteggiare il cielo: stanco, forse, ma con gli occhi pieni di bellezza.


Giorno 8: Olympos
L’ottavo giorno questo itinerario ti porterà dalle acque trasparenti di Achata fino alle terre remote di Tristomo, passando per l’iconico villaggio di Olympos.
1. Achata e Kyra Panagia
Parti da Pigadia in prima mattinata, magari dopo una colazione vista mare, e dirigiti verso Achata Beach: in meno di 20 minuti di strada panoramica ti ritroverai in una baia raccolta, incastonata tra alte scogliere.
L’acqua qui è cristallina, perfetta per uno snorkeling mattutino o semplicemente per rilassarti tra tuffi e sole.
Kyra Panagia è una delle spiagge più iconiche di Karpathos, ad appena 6 km a nord di Achata. Ampia, incastonata in una baia spettacolare e con una scenografica chiesetta dalla cupola rossa che la sovrasta, è una delle più fotografate dell’isola.
A differenza di altre spiagge della zona, qui il meltemi si sente poco, quindi è perfetta anche nelle giornate ventose.
La leggenda racconta che la chiesa sia stata costruita nel 1833 da un capitano scampato a una burrasca: saliteci per una vista impagabile e magari suonate la campanella appesa all’albero – si dice porti fortuna e garantisca un ritorno a Karpathos!
Poco più in alto trovate The Olive Garden, ristorantino con vista e prezzi onesti: consigliato il mussels saganaki (cozze in salsa di pomodoro). Accanto, tramite una scaletta, si arriva anche al bar Akropolis, perfetto per un drink panoramico.
La spiaggia è in parte attrezzata, ma offre anche tanta zona libera. I fondali diventano subito profondi – ottimo per nuotatori, meno adatta ai bambini.
Dopo il bagno, rimettiti in marcia verso nord. La strada è asfaltata ma con curve strette.
2. Olympos
Guida con prudenza, poiché ti aspettano circa 1 ora e 30 minuti di guida lungo una strada scenografica, ma impegnativa, fino a raggiungere Olympos.
Questo villaggio è una delle tappe imprescindibili dell’isola. Appena arrivi, lascia l’auto all’ingresso e preparati a esplorarlo a piedi: qui tutto è rimasto come una volta.
Stradine in pietra, case dai colori pastello, vecchie signore vestite ancora con abiti tradizionali e un silenzio pieno di storie.
Scatta foto, chiacchiera con gli artigiani e non perdere la chiesa di Kimisi tis Theotokou, con la sua vista struggente sull’Egeo e la chiesetta medievale di Agia Anna, che all’interno custodisce affreschi raffiguranti fauna locale e vita marina.
Proprio accanto si trova l’omonima spiaggia: selvaggia, senza lettini né ombrelloni, perfetta per chi cerca tranquillità e ama fare snorkeling o immersioni. Facilmente raggiungibile, è ideale nelle ore meno calde per godere appieno della sua atmosfera autentica.
3. Avlona e Tristomo
Prosegui nel pomeriggio verso Avlona, un piccolo agglomerato agricolo che sembra sospeso nel tempo. Qui il silenzio è totale e le case in pietra si affacciano su terrazze coltivate a mano.
È un altopiano rurale dal sapore autentico, dove l’agricoltura è ancora la protagonista assoluta del paesaggio.
Qui si coltivano fave e cereali come un tempo, anche se al posto degli asini ora sfrecciano pick-up impolverati.
È uno di quei luoghi dove il turismo non è ancora arrivato e il tempo sembra essersi dimenticato di scorrere. Niente bar, niente taverne, nemmeno un caffè da ordinare.
Ma per chi viaggia con spirito curioso, Avlona regala una pausa di silenzio assoluto e la possibilità di imboccare sentieri che si perdono tra i campi e le colline.
Da Avlona parte anche il sentiero verso Tristomo, il villaggio abbandonato raggiungibile solo a piedi (circa 1h30-2h di trekking) o via mare.
Anche se non completi tutto il tragitto, vale la pena iniziare la passeggiata per assaporare il paesaggio aspro e affascinante.
Per cena, puoi tornare a Olympos e scegliere tra la Taverna Milos, suggestiva tra i mulini, o Blue Garden, dove i makarounes ti faranno dimenticare ogni fatica.
Rientra a Pigadia con calma, facendo attenzione alla strada e magari fermandoti lungo il percorso per una foto al tramonto: i colori che dipingono le montagne del nord sono un ricordo che porterai con te per sempre.


Giorno 9: gita all’Isola di Saria o Kasos
Se stai stilando la tua lista di cosa vedere a Karpathos, non dimenticare di inserire una delle esperienze più affascinanti: un’escursione in barca verso le isole vicine.
Hai due opzioni, entrambe imperdibili a modo loro.
1. Isola di Saria
La prima, un po’ più avventurosa, parte da Diafani, nel nord dell’isola: da qui puoi imbarcarti per Saria, un’isola disabitata e selvaggia, dove il tempo sembra essersi arreso alla natura.
Secondo i ritrovamenti archeologici, sull’isola sorgeva l’antica città di Nisyros, probabilmente dotata di un tempio dedicato ad Apollo, le cui tracce si trovano ancora oggi nei fondali tra Saria e Karpathos.
Questo rende l’area molto interessante anche per chi pratica immersioni. L’isolotto, separato da Karpathos da un piccolo stretto, affascina per i suoi paesaggi incontaminati: spiagge di sabbia chiarissima, acqua cristallina, scogliere rocciose e grotte misteriose.
Le barche organizzano tour con soste in baie da sogno come Palatia e Alimounda, ideali per lo snorkeling tra grotte marine e acque trasparenti.
Alcuni tour includono anche un barbecue sulla spiaggia – un pranzo vista mare che non dimenticherai facilmente.
Tieni presente che da Pigadia a Diafani ci sono circa 50 km, ma la strada, tra tornanti e paesaggi mozzafiato, è parte dell’avventura.

2. Isola di Kasos
Se invece preferisci qualcosa di più comodo dalla costa sud, salpa direttamente dal porto di Pigadia verso Kasos.
In poco più di un’ora di traghetto approderai su un’isola rocciosa, autentica e decisamente fuori dalle rotte turistiche.
Kasos è perfetta per una giornata slow: passeggiate tra chiesette bianche, bagni in calette silenziose e pranzi in taverne affacciate sul porto. Una gita alternativa per chi ama i luoghi ancora “veri”.
Giorno 10: ultimi acquisti, relax e partenza
Il viaggio volge al termine, ma Karpathos ha ancora qualcosa da regalarti. Prima di lasciare l’isola, ti consiglio di sfruttare le ultime ore per goderti senza fretta un angolo che ti ha fatto battere il cuore.
Magari una spiaggia dove hai nuotato all’alba, una terrazza vista mare dove ti sei perso nei pensieri, o una bottega nascosta dove scovare quel souvenir speciale.
È il momento perfetto anche per acquistare qualche prodotto tipico da portare a casa: miele locale, origano selvatico, una bottiglia di vino karpathiano o magari una confezione di makarounes da cucinare nei giorni di nostalgia.
Concediti un pranzo rilassato vicino alla tua base, magari in quella taverna che ti eri ripromesso di provare, per salutare l’isola con i sapori che più la rappresentano.
Poi, con il sole ancora alto e il cuore pieno, è tempo di dirigersi verso l’aeroporto. La riconsegna dell’auto sarà rapida e indolore – proprio come tutto a Karpathos, dove ogni cosa ha il ritmo giusto.
Salendo sull’aereo, voltati un attimo: quell’isola autentica, fatta di vento, mare e silenzi, saprà farsi ricordare a lungo.
Cosa vedere a Karpathos: consigli utili
- Karpathos è un’isola dove il Meltemi può soffiare forte, specialmente in certi periodi. Questo rende il clima piacevole, ma influisce sulle condizioni del mare e rende indispensabile un mezzo stabile per spostarsi;
- Molte spiagge greche sono pubbliche e l’accesso è gratuito. L’affitto di 2 lettini e 1 ombrellone varia significativamente in base alle zone. In alcune taverne sulla spiaggia (es. Diafani) è consuetudine offrire lettini e ombrelloni gratuiti in cambio di una consumazione;
- I prezzi per mangiare possono essere più alti di quanto si pensasse, con pesce al kg costoso.
Cosa mangiare a Karpathos
Se ti stai chiedendo cosa mangiare a Karpathos, oltre ai piatti già consigliati nell’articolo per le varie zone, preparati a scoprire una cucina autentica, profondamente legata alla terra e alle tradizioni.
Oltre ai grandi classici come l’insalata greca, il gyros e l’orata alla griglia, l’isola vanta piatti locali spesso assenti dai menù turistici ma assolutamente da provare.
Scordati abbondanti grigliate di pesce: la pesca qui è piccola ma di carattere, con protagonisti come polpo, seppie, sardine e i deliziosi gamberetti locali.
Se sei vegetariano o vegano, troverai il paradiso: formaggi di capra freschissimi, vlita (erba cotta tipica), fiori di zucchine fritti, melanzane profumate, carciofi di Avlona (in primavera), dolmades (involtini di foglie di vite ripieni di riso e verdure).
Tra le chicche più curiose c’è la zuppa di grano spezzato, un piatto antico ormai raro, preparato con grano bollito lentamente nel latte di capra e poi essiccato al sole: oggi sopravvive solo nelle case più tradizionali e in pochissime taverne autentiche.
Altro must sono i makarounes, pasta fresca fatta a mano con cipolla rosolata nel burro e formaggio myzithra.
Il mio consiglio? Parla con i ristoratori e chiedi i piatti del giorno: molti tesori gastronomici non sono scritti sul menù, ma ti sorprenderanno per gusto e autenticità. Potrà addirittura capitarti che ti invitino in cucina a dare un’occhiata!





FAQ – domande frequenti
Puoi arrivare a Karpathos in aereo, con voli diretti dall’Italia in estate (luglio–settembre) o con scalo ad Atene. In alternativa, l’isola è raggiungibile anche via mare con traghetti da Atene, Creta, Rodi e altre isole del Dodecaneso. I traghetti attraccano principalmente a Pigadia, ma alcuni proseguono fino a Diafani.
Il modo migliore per esplorare Karpathos è noleggiare un’auto, preferibilmente all’arrivo in aeroporto. L’isola è di dimensioni medie e alcune zone sono raggiungibili solo tramite strade sterrate, quindi meglio evitare scooter e quad, soprattutto per via del forte vento (Meltemi). Attenzione al carburante: i distributori sono pochi e concentrati a sud. I mezzi pubblici esistono, ma l’auto garantisce massima libertà.
È sufficiente scegliere una sola base per tutto il soggiorno, poiché l’isola è facile da girare. Le zone più comode sono a sud, tra Pigadia e Amoopi, dove si trovano la maggior parte dei servizi e delle strutture turistiche. Pigadia è il centro più animato, mentre Amoopi è più tranquilla e vicina alle spiagge. Arkasa e Finiki, sulla costa ovest, sono ideali per chi cerca pace e autenticità.
Spero che questo itinerario su cosa vedere a Karpathos ti sia utile per pianificare al meglio il tuo viaggio tra villaggi autentici, spiagge spettacolari e paesaggi selvaggi.
Se hai dubbi, curiosità o vuoi condividere la tua esperienza sull’isola, scrivimi nei commenti: sarò felice di risponderti e aiutarti a rendere la tua avventura a Karpathos ancora più speciale!