Se sei alla ricerca di un’esperienza che sappia coniugare la maestosità della natura selvaggia con il fascino discreto della storia, l’Abruzzo ti attende con i suoi canyon più suggestivi. Le Gole del Sagittario, cuore pulsante della regione, sono una di quelle meraviglie naturali che lasciano senza fiato.
Si tratta di una Riserva Naturale Regionale, istituita come Oasi WWF nel 1997, che si estende dal borgo di Anversa degli Abruzzi fino al suggestivo Lago di Scanno. Questo luogo non è solo uno luogo scenografico, ma un vero e proprio viaggio indietro nel tempo: qui, tra le imponenti rupi calcaree scolpite dal fiume Sagittario, è possibile ammirare rocce risalenti a ben 200 milioni di anni fa.
Perfette se ami il trekking e se cerchi borghi autentici, le Gole del Sagittario sono un luogo nascosto e imperdibile, la cui bellezza selvaggia fu già notata e descritta nel 1826 dal viaggiatore inglese Richard Keppel Craven.
Unite idealmente a questo spettacolo le vicine Gole di San Venanzio, menzionate come altra riserva naturale ed eremo dell’Abruzzo, e avrai un itinerario completo per esplorare l’anima più autentica e misteriosa del Parco Nazionale.
Ecco di cosa parlo nell'articolo
Come arrivare alla riserva naturale delle Gole del Sagittario

Raggiungere questa riserva naturale, che si trova nel Comune di Villalago in provincia dell’Aquila, è l’inizio di una vera e propria avventura. L’approccio in auto è sicuramente il più comodo per godersi la flessibilità di esplorazione, partendo da snodi cruciali come Roma, distante quasi due ore, o Napoli, a circa tre ore.
Se viaggi in automobile, l’itinerario consigliato è percorrere l’autostrada A 25 Roma – Pescara, uscendo al casello di Cocullo, per poi proseguire seguendo le indicazioni fino al pittoresco paese di Anversa degli Abruzzi.
Questo percorso non è una semplice strada, ma un lento avvicinamento a un paesaggio che si fa progressivamente più drammatico e incantevole, preparandovi all’immersione totale nella natura incontaminata che caratterizza il canyon.
Se preferisci optare per i mezzi pubblici, l’esperienza sarà un po’ più articolata ma altrettanto affascinante, permettendoti di godere del panorama senza lo stress della guida. Da Roma, è possibile sfruttare gli autobus della compagnia ARPA, che ti condurranno a Sulmona o direttamente a Scanno. Da queste città, soprattutto da Sulmona, sono disponibili ulteriori autobus che vi porteranno fino a Scanno, avvicinandovi così al cuore della riserva.
Anche viaggiando in treno, la stazione di riferimento è Sulmona, raggiungibile da Roma Tiburtina, da cui si prosegue poi con il servizio di autobus locale verso Scanno.
Dove parcheggiare per esplorare le Gole del Sagittario
La Riserva Naturale delle Gole del Sagittario, nota anche come Oasi WWF Sorgenti del Cavuto, è un luogo che merita rispetto e una pianificazione logistica attenta, specialmente per quanto riguarda il parcheggio, un dettaglio essenziale per chi cerca un’escursione serena.
Poiché l’accesso principale ai sentieri, incluso il popolare Sentiero Geologico n. 18, parte proprio dalle Sorgenti del Cavuto, l’area circostante a questa oasi rappresenta il punto di riferimento più logico per lasciare l’auto.
Potrai trovare un piccolo parcheggio dedicato nei pressi dell’entrata della riserva. Si riempie rapidamente, specialmente nei fine settimana o in alta stagione. Ti consiglio di arrivare presto.
In alternativa, se il parcheggio è pieno, è possibile sostare lungo la strada nei tratti consentiti, in particolare sulla via che scende verso l’area. Assicurati di non ostacolare il traffico e rispetta i divieti: la zona è protetta e le normative sono rigide.
La strada per raggiungere l’accesso ha tratti stretti e in discesa, quindi guida con attenzione.
Percorsi di trekking consigliati nelle Gole del Sagittario
Le Gole del Sagittario rappresentano un vero paradiso per gli escursionisti, poiché offrono una vasta rete di sentieri ufficialmente tracciati dal CAI (Club Alpino Italiano) e immersi in un paesaggio spettacolare.
Questi itinerari non sono semplici camminate, ma veri e propri percorsi immersivi tra gole calcaree, acque cristalline del fiume Sagittario e una ricchissima biodiversità. Tra i percorsi più amati e accessibili spicca il Sentiero Geologico n. 18. Questo itinerario inizia dalle sorgenti del Cavuto e si snoda per circa 7,5 km; è notevole per il suo percorso pianeggiante e ben segnalato, che lo rende un’esperienza adatta a tutti, incluse le famiglie con bambini.
In circa 90-120 minuti, il Sentiero n. 18 ti condurrà fino al suggestivo borgo di Castrovalva, offrendoti scorci memorabili sulle gole e permettendovi di ammirare la flora locale, inclusi i rari esemplari di faggi secolari e rovere.
Se cerchi un’esperienza più intensa e vuoi spingerti oltre i sentieri più battuti, il Sentiero n. 19 rappresenta l’opzione ideale. Questo percorso è considerato più impegnativo del Sentiero Geologico e richiede circa 3 ore per essere completato.
Indipendentemente dalla difficoltà scelta, l’esplorazione dei sentieri ti offrirà l’opportunità di apprezzare le meraviglie botaniche della riserva, che ospita specie endemiche come la Campanula cavolini e il celebre Fiordaliso del Sagittario, scoperto dal botanico Anzalone e visibile anche nel giardino botanico della riserva.
Con un pizzico di pazienza e fortuna, potrai anche avvistare la ricca fauna selvatica che popola la zona, inclusi il falco pellegrino e, nelle aree più remote, i mammiferi tipici del Parco Nazionale d’Abruzzo, come l’Orso Marsicano.
Ecco la mappa per arrivare alla Riserva Naturale delle Gole del Sagittario:
Quando visitare le Gole del Sagittario (stagioni migliori)
La scelta del momento ideale per visitare le Gole del Sagittario dipende interamente dal tipo di esperienza che desideri vivere. Se il tuo obiettivo è immergerti nella ricchezza della flora e ammirare il canyon nel suo massimo splendore botanico, la primavera avanzata e l’inizio dell’estate (tra maggio e giugno) sono senza dubbio le stagioni migliori.
In questo periodo, potrai apprezzare la varietà di essenze floreali e, in particolare, il giardino botanico della riserva, dove ogni pianta e fiore, compresi il rarissimo Fiordaliso del Sagittario e l’Ephedra dei Nebrodi, sono dettagliatamente illustrati.
Le temperature miti rendono il trekking sui sentieri del CAI, come il Sentiero Geologico n. 18, particolarmente piacevole, permettendovi di godere appieno delle acque cristalline del fiume che scorre nel fondo della gola.
D’altra parte, se sei appassionato di birdwatching e desideri osservare la fauna selvatica con maggiore facilità, l’inizio della primavera e l’autunno offrono condizioni ideali. Queste stagioni, con meno affluenza e temperature più fresche, aumentano le probabilità di avvistare specie magnifiche come l’aquila reale, il falco pellegrino o il picchio dorsobianco.
L’autunno regala una tavolozza di colori straordinaria, trasformando i faggi secolari e i salici in uno scenario cromatico che rende le viste mozzafiato sulle gole calcaree ancora più spettacolari. Ricorda, in ogni caso, che le Gole del Sagittario, in quanto Oasi WWF, offrono una ricca biodiversità da vedere in qualsiasi periodo, ma vestirsi a strati e portare con sé binocoli e macchina fotografica sono consigli validi tutto l’anno per non perdere nulla di questo canyon naturale.
FAQ – domande frequenti
No, non è consentito fare il bagno alle Gole del Sagittario perché è un’area naturale protetta (Riserva WWF).
Sì, sono adatte ai bambini, ma solo nei tratti facili e pianeggianti vicino alle Sorgenti del Cavuto, sempre con sorveglianza.
Nelle Gole del Sagittario si possono ammirare specie rare come la genziana maggiore, l’orchidea sambucina e la campanula di Cavuto, endemica della zona.
Non fermarti qui! Continua a esplorare le meraviglie della regione: Cosa vedere in Abruzzo, itinerario di 5 giorni.
Spero davvero che queste informazioni sulle Gole del Sagittario ti siano state utili per organizzare al meglio la tua visita in questa splendida riserva naturale. Se hai ancora dubbi o curiosità, lascia pure un commento qui sotto: sarò felice di risponderti il prima possibile!




