Transiberiana d’Italia: la storica ferrovia tra Abruzzo e Molise

La Transiberiana d’Italia non è solo un treno, ma un pezzo di storia ferroviaria rinato a nuova vita turistica. Il suo soprannome altisonante, coniato nel 1980 da Luciano Zeppegno, deriva dalle intense nevicate invernali che rendono il paesaggio simile alle gelide distese russe, nonostante le differenze geografiche.

Oggi è conosciuta anche come la “Ferrovia dei Parchi”, un nome più aderente alla realtà, visto che attraversa ben due parchi nazionali e riserve tutelate. Questa linea, storicamente Sulmona–Isernia (128 km), è la trasversale ferroviaria appenninica che vanta la quota di valico più alta: tocca infatti i 1268,82 metri alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, superata un tempo solo dal Brennero.

L’importanza strategica della linea risale all’inaugurazione del 1897, che collegava Castellammare Adriatico a Napoli. Dopo la sospensione del traffico regolare tra il 2010 e il 2011, la mobilitazione di associazioni come LeRotaie ha permesso la riapertura per uso turistico nel 2014, grazie al progetto “Binari Senza Tempo” della Fondazione FS Italiane.

Questo mitico treno storico Abruzzo ha il punto di ritrovo e partenza alla stazione ferroviaria di Sulmona, capolinea della tratta, generalmente dal binario 1. Se arrivi da Roma o dalle regioni limitrofe, ti consiglio di arrivare a Sulmona il giorno prima e pernottare, dato che non esistono collegamenti ferroviari o bus utili per l’andata e ritorno in giornata. Se arrivi in auto, evita il piccolo piazzale della stazione e utilizza l’ampio parcheggio gratuito situato a soli 50 metri lungo Viale della Stazione Centrale.

Adesso che hai le informazioni di base, scopriamo insieme come salire a bordo della la storica ferrovia tra Abruzzo e Molise.

Come prenotare biglietti e quando viaggiare

Per garantirti il posto a bordo di questo viaggio emozionante, devi conoscere le modalità di prenotazione. L’acquisto dei biglietti per la Transiberiana d’Italia è esclusivamente online tramite il sito ufficiale, dove potrai monitorare in tempo reale le disponibilità e il calendario.

Non cercare i biglietti nelle stazioni ferroviarie o presso le agenzie Trenitalia, in quanto stiamo parlando di treni “charter” e non di linea. Dato l’alto numero di viaggiatori (nel 2023 si sono registrate oltre 35.000 presenze) e la limitata capienza delle carrozze d’epoca, ti consiglio di prenotare con un anticipo di almeno 30 o 40 giorni, soprattutto per le date più richieste.

Una volta completato l’acquisto online, riceverai immediatamente il titolo di viaggio via mail; non è necessario stamparlo, basta esibirlo al personale tramite cellulare al momento del check-in, circa 15 minuti prima della partenza. Il viaggio è sempre andata e ritorno in giornata, con partenze da Sulmona generalmente tra le 8:30 e le 10:00.

Sebbene non esista un periodo migliore per viaggiare – ogni stagione ha il suo fascino – io ti suggerisco l’autunno per lo spettacolo indescrivibile del foliage, con i binari che entrano in vere e proprie gallerie naturali dai mille colori.

Per i mercatini e l’atmosfera magica, le partenze speciali di Natale (dalla fine di novembre all’Epifania) sono un must. Ricorda che purtroppo, per ragioni logistiche legate ai mezzi d’epoca (non dotati di scivoli o ingressi a raso), il viaggio non è consigliato a persone con disabilità motoria in carrozzina.

Transiberiana dìItalia Ferrovia dei Parchi Abruzzo Molise
Immagine rappresentativa del percorso della Transiberiana d’Italia (elaborazione grafica a fini illustrativi)

Cosa vedere lungo il percorso della Transiberiana d’Italia

Il viaggio sulla Transiberiana d’Italia è un’ode al viaggio lento, dove l’autenticità dei luoghi e la storia del territorio ti cattureranno sin dai primi metri. La tratta si snoda per 128 km, regalando oltre 20 stazioni e località suggestive, decine di ponti e viadotti, e ben 59 gallerie.

Partendo dalla Conca Peligna a Sulmona (circa 300 metri), si sale rapidamente verso gli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, entrando nel massiccio della Maiella e raggiungendo il tetto della ferrovia a Rivisondoli-Pescocostanzo, a 1268 metri.

Guardando fuori dal finestrino, sarai immerso in un territorio protetto, ricco di biodiversità, incastonato tra due parchi nazionali: il Parco della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Attraversando l’Appennino, ammirerai paesaggi che cambiano drasticamente: dalle quote più alte e rocciose si scende poi nelle boscose valli dell’Alto Molise, un’alternanza di natura dolce e selvaggia.

Durante il percorso, si effettuano soste prolungate in diverse località, come Roccaraso o Castel di Sangro (a seconda dell’itinerario). Queste pause sono l’occasione perfetta per conoscere e assaporare il cuore dei paesi. Per non perdere luoghi o attrazioni locali, ti consiglio di acquistare, insieme al biglietto del treno, un tour guidato o un’escursione (i posti sono limitati, affrettati!).

Se pernotti nell’area circostante, potresti integrare il viaggio in treno con escursioni nelle zone vicine per scoprire altre zone come i paesi di montagna o le bellezze lacustri di Scanno e Villalago.

Mappa percorso Transiberiana d'Italia
Immagine rappresentativa Mappa del percorso della Transiberiana d’Italia (elaborazione grafica a fini illustrativi)

Esperienza personale a bordo del treno storico

Salire a bordo delle carrozze d’epoca della Transiberiana d’Italia è come viaggiare indietro nel tempo. I convogli, spesso composti dalle affascinanti carrozze “Centoporte” risalenti agli anni ’30, con i loro interni suggestivi e le sedute in legno, creano un’atmosfera di allegria e socialità inattesa.

Non aspettarti servizi “fast” o aree ristoro a bordo; qui l’attenzione è tutta sul panorama e sulle interazioni umane. Sedersi vicino al finestrino, che in estate può essere aperto per sentire il vento e godere del paesaggio, è un piacere semplice e impagabile, specialmente in assenza di aria condizionata (il riscaldamento, invece, è presente in inverno!).

L’esperienza è fortemente arricchita dall’assistenza e dalla guida dello staff a bordo, pronto a svelare aneddoti e storie sulle aree che attraversate. D’inverno, restare al caldo ammirando i boschi e i binari innevati è uno spettacolo unico. In autunno, i colori sono così intensi da essere indefinibili a parole.

Ricorda, l’approccio ideale a questo viaggio è “lento, spontaneo e curioso”. Per le soste più lunghe, pianifica il pranzo in anticipo: le località sono di piccole dimensioni e con l’alto numero di partecipanti, è cruciale prenotare in autonomia nei ristoranti o prevedere un pranzo al sacco.

E non dimenticare mai un abbigliamento a strati e calzature comode: le giornate sulla Ferrovia dei Parchi spesso si abbinano a camminate o escursioni all’aria aperta, dove il clima appenninico può essere imprevedibile.

Transiberiana d'Italia Carrozza interna
Immagine rappresentativa del percorso della Transiberiana d’Italia (elaborazione grafica a fini illustrativi)

FAQ – domande frequenti

1. Dove parte la Transiberiana d’Italia?

Il treno storico Abruzzo parte sempre dalla stazione ferroviaria di Sulmona, in provincia dell’Aquila. Non sono previste, al momento, partenze regolari da altre località.

2. Quanto costa il biglietto?

Il costo esatto non è fornito come cifra fissa, poiché spesso associato a tour. L’acquisto del biglietto comprende il viaggio A/R sul treno storico, l’assistenza e la guida a bordo. Sono previste tariffe ridotte per bambini (3-12 anni non compiuti) e accesso gratuito (senza posto) per i neonati (0-3 anni non compiuti). È possibile acquistare il solo biglietto A/R o pacchetti che includono il pernotto.

3. Qual è il periodo migliore per viaggiare?

Non c’è un periodo unico migliore, poiché ogni stagione offre un’atmosfera diversa. L’autunno è caldamente consigliato per la bellezza dei colori dei boschi (il foliage). La primavera è perfetta per il risveglio della natura. L’inverno è ideale per gli appassionati di neve, ma richiede attenzione per le temperature rigide.

Spero che questo mio articolo sulla Transiberiana d’Italia ti sia utile, ma se hai dubbi lascia pure un commento e ti risponderò prima possibile.

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